About Barbara

Il racconto di Barbara Cella

Ricordo che da piccola volevo fare l’attrice. Già alle elementari al momento della recita scolastica, ho sempre accolto qualsiasi ruolo con estremo entusiasmo perché adoravo stare sul palco e mostrarmi nei panni di un nuovi personaggi.

Questo semplice approccio con la recitazione, mi ha stimolato dal punto di vista artistico perché l’immaginazione e la creatività caratterizzano il personaggio interpretato in una recita, allo stesso modo in cui qualcosa di sé stessi incide nell’opera che si vuole realizzare.

Così, crescendo, ho capito che rispetto al palcoscenico, sentivo provenire più gratificazione dalla matita e dal foglio di carta e, terminata la scuola dell’obbligo, mi sono iscritta al liceo artistico.

Tra una tavola e l’altra, sognavo di proseguire gli studi a Milano per approfondire il disegno e la grafica pubblicitaria, ma con la maturità il mio percorso scolastico si è momentaneamente fermato, per essere ripreso qualche anno dopo con la laurea in Scienze delle comunicazioni, media e pubblicità. Ma a 19 anni mi sono messa a lavorare presso uno studio di progettazione industriale dove sono rimasta per 10 anni. Sono stata tra le prime donne a effettuare sopralluoghi e rilievi in loco per la realizzazione di progetti aziendali.

Mi sono sposata a trent’anni e ho avuto tre splendidi figli. Per i primi tempi, lavoro e momenti liberi erano un miraggio, ma l’arte era sempre lì: nelle rare occasioni di libertà, risuonava nella mia mente finché il consueto grido “mamma” non tornava a mettermi sull’attenti. Ma poi il pensiero tornava, come per avvertirmi che stava aspettando l’occasione giusta. E di lì a poco l’occasione è arrivata.

Sono riuscita a trasformare la passione in lavoro quando ho iniziato a collaborare con un’associazione culturale per la quale scrivevo testi critici sugli artisti e organizzavo mostre ed eventi, da lì poi è nato BCF ARTE, il mio primo marchio da libera professionista. Finalmente potevo muovermi nel mondo dell’arte come desideravo: organizzando fiere, conoscendo nuovi artisti e sviluppando la comunicazione per farli conoscere al mondo. Nel frattempo ho ripreso gli studi e mi sono iscritta all’università nel campo della comunicazione proprio per avere la professionalità giusta per una azione di promozione nei confronti dell’arte e degli artisti.

Qualche anno fa le mie competenze hanno preso maggiormente forma e BCF ARTE è diventata CELLA ART & COMMUNICATION. Non solo un nuovo marchio, ma uno spazio per dare visibilità e servizi agli artisti nella splendida cornice di Santa Margherita Ligure.

Il fatto che l’arte rappresenti un’opportunità per crescere, migliorare noi stessi e chi ci circonda, è un concetto che ha sempre fatto parte di me e del mio modo di concepire il mondo.

Per questo considero il mio lavoro un privilegio: conoscere gli artisti, sceglierli e soprattutto aiutarli a mostrarsi e a vendere, offre al privato e all’azienda la possibilità di riflettere, mettere in discussione le certezze, trovare un’ispirazione e guardare oltre attraverso le opere.

Perché, come diceva Paul Klee: “L’arte non riproduce il visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è“. E chi se non una consulente artistica non deve essere promotrice di tutto ciò?